00 25/04/2011 23:06
Commento: non è un vero e proprio role da nordici.. è più da bardi.. ma dopotutto lo skald non è altro che un bardo... quindi ^_^ la posto qui

Riassunto. latissina bella suona la sua arpa alle rovine della vecchia dimora druidica


LATIS [sentiero] La notte ha da poco steso il suo velo sulla sacra isola quando il dolce suono dei sonaglini della cavigliera dello skald si unisce al canto notturno di qualche animale e alla brezza. Il nero manto ondeggia appena, >
LATIS >>, trattenuto sulla schiena dalla piccola arpa bardica, fardello che sembra non aver peso per l�ex bardo. I passi sono lenti mentre da sotto il nero cappuccio osserva il sentiero che si allontana dalla cittadina per addentrarsi >
LATIS >> addentrarsi in quel nuovo bosco, dove un tempo vi era la torre dei druidi, oggi ridotta a macerie�
LATIS [sentiero] La regina della notte lentamente, giorno dopo giorno, volta il suo volto alla terra, nascondendo la sua luce e tradendo la sua natura. Le nere vesti dello skald sfiorano appena la fresca erba, mentre gli argentei raggi di luna >
LATIS >>giocano con le fronde e sfiorano l�esile ed austera figura che lentamente avanza, silenziosa, eccetto che per il dolce suono di sonaglini che si perde fra le ombre del bosco. UN profondo respiro anima il petto dello skald , >
LATIS >>, nuovi pensieri si son aggiunti ai molti che vorticano nella sua mente, e che rendono inquieto l�animo della nordica. Avanza sola verso le rovine, mentre le tornano alla memoria le parole del giovane�
LATIS [sentiero-ruderi] L�argentea luce d�improvviso prende il sopravvento sulla vegetazione che par farsi da parte per lasciar spazio a delle macerie, ormai divorate dal bosco stesso, ma la loro imponenza è ancora visibile. >
LATIS >>Il passo della figlia del nord si ferma davanti a quello spettacolo, la prima volta aveva guardato con indifferenza quelle rovine domandandosi dove fosse, e poi la rivelazione, la sua vecchia casa. Sospirando >
LATIS >>l�irlandese riprende il suo incedere lasciando che l�argenteo suono dei sonaglini si insinui fra le pietre cadute, nelle fessure ora colmate da muschi e piantine, mentre le macerie, nella sua mente, riprendono vita..
LATIS [ ruderi] L�ex bardo avanza verso le macerie, rese quasi irreali dall�argentea luce della luna, mentre il dolce suono dei sonaglini accompagna il suo incedere, fino a che il nobile skald non si ferma davanti ad un masso. >
LATIS >>Le bianche mani scivolano fuori del manto abbassando il cappuccio lasciando così il volto scoperto a ricevere i raggi della signora della notte. Con lenti gesti la figlia di Eriu slega la piccola arpa e la stringe al petto >
ATIS >>mentre si siede e lasciando che il manto si apra a scoprire la nera veste ornata da fili d�argento che riflettono i raggi della luna. Il bosco sembra deserto, solo lei e la sua arpa�.
LATIS [ ruderi] La cassa di legno finemente incisa vien posata contro il petto della nordica dama, mentre le bianche mani si alzano a sfiorare le corde che da troppo tempo son mute. I grigi occhi osservano le rovine che, alla luce della luna, >
LATIS >>sembrano avere ancora quell�aura di potere che avevano un tempo. Le dita iniziano a pizzicare le corde, dapprima lentamente, quasi si dovessero riabituare, poi con sempre più decisione. Le note iniziano ad alzarsi dal piccolo >
LATIS >>strumento, avvolgendo la solitaria dama che si lascia cullare dalla sua stessa musica, socchiudendo gli occhi e lasciando che lei si impossessi della sua anima. La melodia è dolce e lenta e le note si susseguono come >
LATIS >>una pioggia di candidi petali trasportati dal vento, come un �onda si insinua fra le pietre, sfiora i fiori addormentati, per poi svanire portata via dalla brezza serale�.
LATIS [ ruderi] Le note indugiano fra le ombre della notte nascondendosi nel suo canto, mentre le mani dello skald continuano a pizzicare le corde, quasi volesse recuperate tutto il tempo in cui ha lasciato l�arpa chiusa nella sua stanza. >
LATIS >>La nordica lentamente schiude gli occhi, mentre davanti a lei compaiono ricordi lontani, volti ormai nascosti dalla polvere del tempo, i cui nomi sembran andati perduti, i suoi maestri, il suo unico allievo, le sue consorelle� >
LATIS >>� Il petto della nobile dama si solleva in un profondo sospiro, quando nella sua mente compare il volto tatuato del mago, del suo cantore. Le mani sembrano indugiare sulle corde, fino a perdere il ritmo, fino a che la melodia >
LATIS >>per un istante non si interrompe, incrinata come uno specchio antico e pregiato. Cos�è cambiato in lei da quei giorni? Quasi con rabbia ora le note si inseguono, come il vento prima di un temporale, o come la tempesta stessa prima della pace�
LATIS [ ruderi] Le bianche mani, sfiorate dai raggi luna, sembran rallentare la loro corsa, e le note tornano a scivolare lente come le acque di un ruscello mentre nella mente della nordica prendon forma le parole del giovane albino, >
LATIS >>e il suo volto sembra sostituirsi a quello del mago-poeta che per così lungo tempo ha accompagnato la dama, le sue parole, il suo desiderio di trovare l�Equilibrio..un nuovo sospiro anima il petto della donna, >
LATIS >>forse per troppo tempo ha dimenticato il significato di quella parola, nascondendosi dietro al suo ruolo nel clan.. Con questi pensieri le note divengono più cupe, lente� ma l�animo della nordica è incostante come la brezza primaverile,>
LATIS >>e con un rapido cambio, come un raggio di sole inaspettato che squarcia le scure nubi, le note tornano ad essere cristalline, dolci� e ad invadere ancora una volta quelle rovine�
LATIS [ ruderi] I grigi occhi si fermano ad osservare una delle tante pietre seminascoste dalla vegetazione, per poi spostarsi ad osservar la luna, mentre le bianche mani lentamente rallentano fino ad aprirsi e fermarsi sulle corde, e tacciono >
LATIS >>improvvisamente. La brezza notturna e il richiamo degli animali tornano ad essere l�unico canto della notte, mentre il nobile ed austero skald indugia ancora tenendo la piccola arpa fra le mani, e lasciando che la tranquillità >
LATIS >>della notte l�avvolga, prima di tornare a palazzo. Sospirando, quasi controvoglia, la nordica dama si alza tenendo lo strumento stretto al petto. Quindi con lenti gesti lo lega nuovamente dietro alla schiena e si avvia >
LATIS >>sul sentiero che la condurrà a palazzo, senza più voltarsi ad osservar le rovine che si lascia alle spalle .